Il clima autunnale e le giornate spesso grigie rendono oltremodo piacevole il consumo di un vino rosso, dolce e lievemente frizzante: il Brachetto d’Aqui DOCG.
E’ un vino antico, ritenuto afrodisiaco al tempo degli antichi romani: pare infatti che il ‘Vinum Acquense’ apprezzato da Cleopatra fosse proprio l’antenato del nostro Brachetto e che Giulio Cesare e Marco Antonio la rifornissero in quantità, proprio per la sua caratteristica afrodisiaca.
Il Brachetto ha ottenuto il riconoscimento DOC nel 1969 e DOCG nel 1996 e, secondo il disciplinare, può essere prodotto solo in 26 comuni delle province di Asti ed Alessandria e solo nei terreni in collina, con allevamento in controspalliera delle uve Brachetto, che compongono questo vino almeno al 97% (nel caso del Botolo, noi vinifichiamo in purezza, cioè al 100%).
Il vino che si ottiene è di un magnifico colore rosso rubino, naturalmente vivace, fresco e morbido, con un aroma che richiama i sentori della frutta matura e degli aromi floreali.
E’ un vino da consumare fresco, che non sopporta l’invecchiamento e, per il Botolo, e’ con il Moscato il primo vino del nuovo anno che viene imbottigliato: lo stiamo infatti confezionando proprio in questi giorni e pare che l’annata 2018 sia davvero ottima, con un grado alcolico di 5 gradi, come da disciplinare.
Il rigido disciplinare, che fissa la produzione massima di vino DOCG per ettaro a 5.600 litri, rende questo vino assai costoso, ma molto apprezzato per essere gustato accompagnato da un dolce o della pasticceria secca, sia come fine pasto che come accompagnamento lievemente alcolico all’ora del the.
Brachetto d’Acqui
DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA E GARANTITA