L’origine del nome proviene dal dialetto piemontese, e secondo la teoria più gettonata il significato verrebbe da “Bunet”, che sta ad indicare un particolare tipo di copricapo o berretto tondeggiante. Infatti la forma ricorda quella dello stampo di rame in cui si cuocevano i budini e i flan (a tronco di cono basso), chiamato appunto bonèt ëd cusin-a cioè cappello da cucina, berretto del cuoco.
INGREDIENTI
per 4 persone
- 1 l di latte
- 290 gr di zucchero
- 80 gr di cacao amaro
- 6 uova
- 2 albumi
- 16 amaretti
- 1 bicchiere di rhum bianco
PREPARAZIONE
Sbriciolare gli amaretti nel latte intiepidito.
In una ciotola montare a neve gli albumi, poi montare i tuorli con 200 gr di zucchero fino ad ottenere una massa soffice che va aggiunta agli albumi montati; quindi aggiungere il latte con gli amaretti, il cacao e il rhum, sempre mescolando.
Con il resto dello zucchero e un po’ d’acqua calda, preparare un caramello con il quale caramellare il fondo e le pareti di uno stampo per budini della capacità di 2 litri.
Riempire lo stampo con la crema precedentemente ottenuta.
Coprire lo stampo e cuocere a bagnomaria a 200° in forno per circa 2 ore.
Spegnere il forno e lasciare riposare per 15 minuti.
È buono sia caldo, che freddo.