
Nel 1999 il Cappone di Morozzo è stato dichiarato primo Presidio Slow Food, meritevole cioè di particolare tutela in quanto espressione di identità e tradizione del territorio di Morozzo. Contraddistinti da una lunga coda nera e penne lucenti e variopinte, i capponi vengono preparati dalle donne, grazie alle loro mani veloci e abili, e non vengono mai macellati prima di 220 giorni, arrivando ad essere pronti a Natale. Spesso cucinato lesso, conservando nel brodo tutte le proprietà della carne, vi proponiamo qui una variante “alla veneta” che abbiamo assaggiato nel ristorante da Andreetta, utilizzando la tipica cottura “in tecia” (“in pentola”) del territorio veneto.
Il risultato vi stupirà!
INGREDIENTI
per 4 persone
- Un Cappone di Morozzo
- Aglio
- Scalogno
- Rosmarino
- Salvia
- Pomodori
- Carote
- Sale e pepe
PREPARAZIONE
Tagliate il cappone a pezzi piccoli e regolari. Mettete i pezzi di cappone in una casseruola con l’olio, fateli rosolare su tutti i lati finché assumano un colore ambrato.
Bagnateli con il vino bianco e lasciatelo sfumare.
Aggiungete gli aromi (aglio, scalogno tagliato a fettine, salvia e rosmarino), i pomodori e le carote a pezzi e il burro. Salate e pepate.
Girate il cappone con delicatezza conservando integri i pezzi e portatelo a cottura aggiungendo di volta in volta, all’occorrenza, mestolini di brodo bollente.
Fate cuocere a fuoco lento per circa 1 ora.
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